“Ecco perché abbiamo il cuore a sinistra e non al centro del petto: perché così, quando abbracciamo chi amiamo, il battito del suo cuore riempie il nostro lato vuoto e viceversa!”





giovedì 5 aprile 2012

NEL VIAGGIO DELLA VITA

Cammina con chi ti vuole bene,
ma non stargli mai davanti,
perché non ti accorgeresti se per caso
si fermasse per qualche difficoltà.

Non stargli mai dietro, perché nei momenti più felici
non riusciresti a vedere la gioia sul suo volto
e nei momenti più tristi non vedresti le sue lacrime.

Camminagli accanto, ma in silenzio, in modo che la tua presenza
non diventi un intralcio, ma ricordati che standogli accanto
potrai vivere tutte le emozioni che vive e se si dovesse fermare
potrai fermarti a soccorrerlo.


Non essere mai un peso per chi ti vuole bene,
ma una felice compagnia nel cammino della sua vita.


I FIGLI

I figli sono come gli aquiloni;
Insegnerai a volare ma non voleranno il tuo volo;
Insegnerai a sognare ma non sogneranno il tuo sogno;
Insegnerai a vivere ma non vivranno la tua vita.
Ma in ogni volo,in ogni sogno e in ogni vita
Rimarrà per sempre
l’impronta dell’insegnamento ricevuto.
    Madre Teresa di Calcutta

mercoledì 9 novembre 2011

GRIDARE O SUSSURRARE?

Un giorno un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?".
"Gridano perché perdono la calma", rispose uno di loro.
"Ma perché gridare, se la persona sta al suo fianco?", disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti", replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "Ma non è possibile semplicemente parlargli a bassa voce?".
Furono date varie altre risposte ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che, quando due persone sono arrabbiate, i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono, tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte i loro cuori sono talmente vicini che neanche parlano, sussurrano. E, quando l'amore è più intenso, non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono ugualmente. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano!".
 
                                   

Infine il pensatore concluse dicendo: "Ricordate, quando discuterete con qualcuno, non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare ancora di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare".

Mahatma Gandhi

lunedì 7 novembre 2011

UNA DOLCE MELODIA

Da ascoltare ad occhi chiusi:  http://youtu.be/MIGdgcDL6tA

UNA STORIA VERA


Un uomo si mise a sedere in una stazione del metrò a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti.
Durante questo tempo, poichè era l'ora di punta, è stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.
Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare.
Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare.
Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento ad ascoltare. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari.
Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva, ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nel metrò, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.
Questa è una storia vera.
L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone.
La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?".
E' una domanda su cui riflettere. "Se non abbiamo un momento per fermarci ad ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?".
E' agghiacciante essere consapevoli che tante cose semplici e meravigliose ci sfiorano e nemmeno ce ne accorgiamo, troppo presi dalla nostra routine, indifferenza, fretta. A volte mettersi in silenzio ad ascoltare con attenzione i piccoli rumori, annusare tutti gli odori e profumi, vedere veramente con gli occhi ciò che ci circonda, gustare ciò che mangiamo, toccare con delicatezza e fare carezze lievi a chi ci trasmette bisogno di tenerezza che sia un anziano, un bimbo, un amico, persino un animale, è la cosa più importante e più bella che possiamo fare nella nostra giornata. E con la sensibilità, che altro non è che la nostra anima, cerchiamo di percepire i sentimenti nostri e di chi ci sta vicino. Forse si soffre di più, forse si è più esposti alle ferite e al dolore, forse si piangerà molto....ma credo che valga la pena rischiare, si può essere anche più felici per quel buono che ci capita, si sorride di più, si è anche più entusiasti e si può sempre vivere quel fantastico sentimento di meraviglia.
E' un modo per essere sempre ricettivi e sempre in grado di provare stupore!
Affinare questi sensi e viverli con intensità ci renderà la vita piena e appagante...
(dal web)
 
 

AGOSTINO DI IPPONA


Qualcuno chiese ad Agostino di Ippona:
"Sono una persona molto ignorante, non so leggere le scritture o i grandi libri di teologia e la mia memoria non è buona. Dammi solo un piccolo messaggio, dimmi solo l'essenziale in modo che possa ricordarlo e seguirlo".
Agostino era un filosofo insigne e un grande santo, aveva tenuto lunghi sermoni, ma nessuno gli aveva mai chiesto l'essenziale.
Si dice che chiuse gli occhi e meditò per ore.
L'uomo disse: "Per favore, se hai trovato la risposta, dimmela, in modo che possa andarmene. Sono ore che aspetto".
Agostino rispose: "Non riesco a trovare altro che questo: ama, semplicemente ama, e tutto il resto ti è permesso..."